mercoledì 17 dicembre 2008

Nuove idee amministrative

Il Comune di Genova apre il suo "urban hub" su My Space, un nuovo progetto di e-democracy per avvicinare i cittadini all'amministrazione del capoluogo ligure.

mercoledì 10 dicembre 2008

in aula il Decreto Salva famiglie

E' iniziato ieri alla Camera l'esame del Decreto n.185 del 29 novembre 2008, il c.d. Decreto Salva Famiglie. Ai fini della nostra discussione vi chiedo di porre l'attenzione sull'art. 31 del provvedimento che reca il titolo "IVA sui servizi televisivi e addizionale sui redditi da materiale pornografico"...bingooo!!
I punti salienti:
  • a decorrere dal 1° gennaio 2009 i canoni di abbonamento radiotelevisivi sono sottoposti all'aliquota iva del 20%, senza pià agevolazioni
  • la tassazione è estesa al c.d. "mondo dell'eros" e colpisce nella misura del 25% i redditi che derivano da chi produce e commercializza programmi e riviste del settore, ma anche a “ogni opera letteraria, teatrale e cinematografica, audiovisiva o multimediale” anche informatica “in cui siano presenti immagini o scene contenenti atti sessuali espliciti e non simulati tra adulti consenzienti”
Come protesta è nato un gruppo su Facebook "No communication tax - No all'articolo 31 del decreto "salvafamiglie"

martedì 9 dicembre 2008

Premi Pulitzer anche a media online


(ANSA) - WASHINGTON, 9 DIC - I premi Pulitzer, il riconoscimento piu' prestigioso del giornalismo Usa, saranno attribuiti dal prossimo anno anche ai media online. Gli organizzatori hanno annunciato una serie di modifiche alle regole dell'importante riconoscimento, volte a dare piu' possibilita' competitive alle pubblicazioni online. Inoltre i media che intendono competere nelle 14 categorie di premi dati dalla Columbia University potranno sottoporre il materiale candidato al riconoscimento direttamente su web.

L'alternativa a sky???


A pochi giorni dalla polemica dell'aumento dell'iva per gli abbonati a Sky, ecco un rilancio "tutto all'italiana!"...Tivù Sat, un nuovo polo ricco di contenuti attraenti e alternativo a Sky.

Usa: internet wireless gratis per tutti!


...e mentre in Italia ancora si discute di cosa è internet, a cosa serve e dalle più alte cariche ancora se ne ignora il funzionamento e soprattutto il BENEFICIO, nel paese a stelle e strisce si propone l'accesso gratuito alla Rete tramite tecnologia wireless per tutti i cittadini americani...sono avanti loro o come al solito siamo noi a rimanere indietro?!

sabato 6 dicembre 2008

Un post adi Fiorello Cortiana sulla regolamentazione di Internet

"Berlusconi si Impegna ad avanzare una"proposta di regolamentazione
di internet in tutto il mondo, essendo internet un forum aperto a
tutto il mondo"una proposta fatta con una "prospettiva internazionale,
in cui l'Italia possa essere avanguardia. Queste tecnologie sono il
futuro per tutto il mondo"

Questa intenzione fa ben sperare tutti coloro che in questi anni si
sono adoperati per avviare un processo aperto ed inclusivo per un
Internet Bill of Rights capace di armonizzare in modo evolutivo i
diritti condivisi,... "

Internet ha solo bisogno di espandersi e trovare le forma di una autoregolezione..come in gran parte sta avvenendo..ma forse in un "quadro costituzionale condiviso dagli stakeholders"

Se invece si tratta delle solite improponibili e improbabili regolamentazioni tipo IP unico, oltre a essere impossibili sono sbaglaite.

Il Blogger con gli stivali


Un video-spot a sostegno della campagna "Salva i blog":
http://www.facebook.com/group.php?gid=32540852267#/video/video.php?v=36785573934&oid=32540852267

Berlusconi: Sono troppo vecchio per governare un paese moderno!


Siamo davvero nei guai! Mi chiedo come possa il Presidente del Consiglio legiferare in una materia (internet, web) a lui sconosciuta. In questa intervista si reputa "un anziano signore che scrive ancora a penna" e che per pigrizia non conosce i numeri di telefono, eccetto quelli delle sue due famiglie, perchè lui non chiama, sono gli altri che lo fanno!
Dichiara infine di essere "troppo vecchio per governare un paese moderno". Ma come dobbiamo reagire di fronte a queste parole??????

venerdì 5 dicembre 2008

INTERNET: BERLUSCONI, PROPORRO' AL G8 REGOLAMENTAZIONI INTERNAZIONALI

All'attenzione del signor Rupert Murdoch, News Corp.

"Caro mister Murdoch,
lei sa che la televisione è moribonda e che la pubblicità sta migrando in Rete. E che i giornali e le emittenti televisive hanno gli anni contati. Forse cinque, forse dieci, non di più. I suoi esperti l'hanno di certo informata. Del resto le sue azioni parlano per lei. Ha investito 580 milioni di dollari su MySpace, un social network di diffusione mondiale, mentre lo psiconano comprava Endemol, un produttore di vecchi programmi televisivi. Ha messo le mani sul Wall Street Journal dichiarando che lo avrebbe sviluppato in Rete con i migliori 200 giornalisti degli Stati Uniti. Il suo soprannome è lo Squalo e il suo fine è il profitto, dicono che lei sia spietato, ma a suo favore esiste un fatto incontrovertibile. Lei non è diventato primo ministro per proteggere le sue televisioni. Lei non ha fatto fallire il suo Paese, l'Australia. Lo psiconano, quel signore che le vuole raddoppiare l'Iva a Sky perchè lo vuole l'Europa, sta portando l'Italia allo sfascio. Una sua televisione, Rete 4, è abusiva. Lei lo sapeva? Le sue televisioni ne hanno mai parlato? Anche in questo caso si è espressa l'Europa, ma a nessuno è importato un bel nulla. In Italia il conflitto di interessi e la Ragion di Stato sono diventati la stessa cosa.
Obama è una speranza, senza la Rete forse non sarebbe diventato Presidente degli Stati Uniti. Lei ha detto di Obama prima delle elezioni: "E' una rock star. E' fantastico. Amo ciò che dice sull'Istruzione". In Rete Mediaset non esiste. E come potrebbe? L'informazione è verificabile, i contenuti sono scelti, liberamente, dal navigatore. La qualità e la credibilità sono le uniche due monete che si possono spendere. Mediaset ha miliardi di euro, ma non ha quelle due monete. La Rete, e quindi il futuro dell'informazione, sono al di fuori delle sue possibilità. Murdoch, lei dovrebbe sapere che lo psiconano è un burlone. Racconta barzellette che spesso vengono confuse con dichiarazioni ufficiali. Una delle migliori, dopo la richiesta di 500 milioni di euro di danni a YouTube, è la sua volontà di portare una proposta per "regolamentare Internet" al G8, Il suo ministro degli Interni Maroni ha annunciato un "numero identificativo" per ogni utente del Web. Un'idea che viene da lontano, dal numero indelebile tatuato sul braccio degli ebrei nei campi di concentramento. Lei è avvertito, se non ci saranno smentite, i navigatori di MySpace dovranno identificarsi e, forse, pagare una tassa di scopo. In Italia c'è bisogno di regole tranne che per Mediaset. In quel caso sono sufficienti le leggi ad hoc.
Perchè le scrivo e le dico tutto questo? Lei non è il cavallo bianco che può salvare l'informazione italiana, ma è sempre meglio di niente. Sky ha trasmesso la diretta del mio intervento all'assemblea Telecom e più volte ha dato spazio alle mie denunce. Uno spazio minimo, spesso impercettibile. ma comunque uno spazio. Le voglio proporre l'utilizzo periodico dei filmati che il mio blog produce da anni. Sono ormai centinaia. Denunce mai apparse in televisione. Oscurate dalla cappa di Veltrusconi. Lei può usare i filmati gratis con due sole condizioni. Nessuna pubblicità al loro interno e citazione della fonte. In cambio non le chiedo nulla. Lei sa che il futuro è la Rete e Berlusconi è il passato. Ci saranno nel mondo solo cinque o sei gruppi multimediali in Rete tra alcuni anni. Uno è probabilmente il suo insieme alla BBC e a YouTube. Mediaset non ci sarà e neppure la Rai. Attendo una sua risposta. I miei saluti." Beppe Grillo

Ps: Questa sera era prevista la trasmissione Anno Zero sul blog. La diretta è stata eliminata da Internet dalla Rai. La scorsa settimana era invece disponibile e venne commentata in diretta nel blog. Se ne sono accorti! Anno Zero è stato oscurato sul web dalla Rai

Ultimi giorni per..

...partecipare all'iniziativa "Perchè non è giusto l'innalzamento dell'Iva per gli abbonati Sky"! Fino a domenica 7 dicembre si cercherà di raccogliere quanti più commenti possibili, da inviare poi a "chi di dovere". In questo paese dove solo i numeri contano, capite perchè è importante partecipare!!!

La vicenda Sky raccontata da Marco Travaglio

Ieri sera ad Anno Zero Marco Travaglio si è pronunciato, anche se lo aveva già fatto, sulla vicenda sky, primo concorrente Mediaset quanto a pay-tv e pubblicità, ponendo l'accento soprattutto sul conflitto di interessi del Presidente del Consiglio e sulle strane "coincidenze" che il caso presenta.
Guarda il video!

giovedì 4 dicembre 2008

la nuova icona dell'opposizione. O solo un ragionamento sensato?

Il Riformista oggi la apostrofa così, perchè durante la puntata di Exit dice quello che pensa.
Più che icona dell'opposizione la chiameri icona del buon senso. Perchè ha ragione.

Iva al 10 % su tutte le Pay TV



Perchè non portare al 10 % l'iva sulla pay anche per il digitale per tutti ,Mediaset compresa, e recuperare denaro dalla immediata abolizione delle province, che c'era nei programmi sia del centro destra che del centro sinistra ?

mercoledì 3 dicembre 2008

Qui sono più di 4000 !!


No all'aumento dell'Iva per i clienti Sky Tv!

Ecco la notizia stampa la verità sulla posizione della Commissione

Apc-*Sky/ Ue ad aprile raccomandò di allineare l'Iva al 10%
Tv su digitale terrestre come satellite, e non il contrario

Bruxelles, 3 dic. (Apcom) - La Commissione europea aveva
suggerito all'Italia di allineare le aliquote Iva verso il basso,
ossia al 10% concesso alle tv via satellite, ossia Sky. E' quanto
si legge nella lettera dell'11 aprile 2008 inviata dalla
direzione generale per la Fiscalita' alla rappresentanza
permanente dell'Italia presso l'Ue.
"la commissione e' del parere che le trasmissioni via etere
(DVB-T, il cosiddetto digitale terrestre) debbano essere soggette
ad una aliquota Iva ridotta identica a quella
applicata alle stesse trasmissioni tramesse utilizzando le
piattaforme tecniche DVB-C (cavo) e DVB-S (satellite) e che
questo aspetto della legislazione italiana debba essere
modificato", si legge nella lettera, in cui in sostanza si
chiedeva un allineamento dell'aliquota del digitale terrestre a
quella del satellite e non il contrario.

Altro gruppo su facebook : Uniamo le forze

clicca sull'immagine

Ecco qua !! Tremonti la commissione chiedeva il 10 per tutti ?


La Commissione europea aveva suggerito all'Italia di allineare le aliquote Iva verso il basso, ossia al 10% concesso alle tv via satellite, ossia Sky. E' quanto si legge nella lettera dell'11 aprile 2008 inviata dalla direzione generale per la Fiscalita' alla rappresentanza permanente dell'Italia presso l'Ue.
"la commissione e' del parere che le trasmissioni via etere (DVB-T, il cosiddetto digitale terrestre) debbano essere soggette ad una aliquota Iva ridotta identica a quella applicata alle stesse trasmissioni tramesse utilizzando le piattaforme tecniche DVB-C (cavo) e DVB-S (satellite) e che questo aspetto della legislazione italiana debba essere modificato", si legge nella lettera, in cui in sostanza si chiedeva un allineamento dell'aliquota del digitale terrestre a quella del satellite e non il contrario.

Oltre i 400 adesioni al gruppo su facebook


Anche il gruppo su facebook va alla grande

Tremonti Sky Card ! Il raddoppio si fa !


Come pensavo: la vera ragione di questo provvedimento è davvero la angosciosa ricerca di Tremonti di danaro per fare poche cose fatte male. Assodato che anche il governo di Centro Sinistra aveva pensato di raddoppiare l'Iva e che persino Visco aveva rinunciato per ragioni di sostenibiltà economica. Confermo : l'interesse di mediaset non è il movente (anche se resta il problema di fatto) ma la disperazione di una linea che sta attribuendo solo allo Stato il compito di occuparsi della crisi senza chiamare in campo nè i cittadini, nè le aziende, nè l'opposizione. Nessuno avrebbe la bacchetta magica e probabilmente ci sarebbe solo più consenso su qualche idea . Invece tigna e schiaffi col risultato di avere nemici dove non ce n'erano . Il contrario di Obama,della Merkel , di Sarkozy e di Zapatero, che riuniscono banchieri, sindacati,grandi imprenditori per raccogliere in una specie di comitato le idee per la congiuntura. Da noi invece una ricarcabile a senso unico dalle tasche dei cittadini e prelievi sul settore dei contenuti telecomunicazioni che sono fondamentali per la ripresa...

Oggi alle ore 15.00 Question Time - canale 555 di Sky

Come ogni mercoledì un ministro del governo risponderà alle domande dei parlamentari, oggi si parlerà anche dell'adeguamento fiscale voluto dal governo in materia televisiva.
Per chi volesse seguire il question time in diretta può farlo sul canale 555 di sky - canale della Camera dei Deputati.

Pubblico uno stralcio dell'intervervento dell'on. Massimo Donadi dell'Idv:

"La proposta del Governo rischia di colpire anche le nuove realtà emergenti nel settore, destinandole sostanzialmente alla chiusura;
nel nostro Paese resta irrisolto il problema del conflitto di interessi, che tale vicenda riporta inevitabilmente all'attenzione dell'opinione pubblica e, soprattutto, del Parlamento e del legislatore;
il pluralismo dell'informazione, soprattutto nelle democrazie moderne, è un principio che va difeso e garantito con la massima determinazione: non si possono creare equivoci su temi delicati come questo;
la decisione del Governo di aumentare l'iva sui canoni delle pay tv e, contemporaneamente, di adeguare il canone Rai all'inflazione, di fatto aumentandolo, evidenzia come sia oramai improcrastinabile una legge più adeguata e condivisa sul conflitto di interessi -:
se non ritenga di chiarire le ragioni alla base della decisione di aumentare l'iva a danno di un concorrente della società Mediaset e se non ritenga di rivalutarle, affinché il settore delle pay tv non venga penalizzato a completo svantaggio dei consumatori italiani e affinché sia mantenuto un adeguato livello dei consumi."



martedì 2 dicembre 2008

"Sky e Iva", se ne parla a Sky tg24 Economia

Stasera alle 18:3o a Sky Tg24 Economia (canale 500) si parlerà dell'aumento dell'iva per la televisione a pagamento. In studio Mario Valducci e Giovanna Melandri.

Il cavaliere fa marcia indietro ?

Berlusconi: "Su Sky torno indietro ma la sinistra perderà la faccia"

Silvio Berlusconi Attacca "la sinistra che difende i ricchi". Si dice pronto alla marcia indietro sull'Iva per le pay tv. Ma ammonisce: "La sinistra perderà la faccia perché aspetto di vedere cosa farà quando Tremonti spiegherà le azioni del suo agire". Silvio Berlusconi, da Tirana, torna così sulla polemica innescata dalla decisione del governo di aumentare l'Iva dal 10 al 20% per le pay-tv. Ovvero per Sky. Una decisione che ha fatto gridare al conflitto di interessi e che ha scatenato una raffica di spot anti-governo sulle reti di Murdoch.
. Ma se l'attacco continuerà, ammonisce il premier, il governo è pronto a tornare sui suoi passi. ... Ma ha un'arma contro l'opposizione: "C'è un'Iva al 20% per tutti e Sky aveva il 10%. Se la sinistra chiede, difendendo i ricchi e i consumi non necessari pur di andare contro di noi tirando addirittura in ballo il conflitto di interessi, io non ho nulla in contrario. Quando Tremonti avrà chiarito le ragioni del suo agire la sinistra ancora una volta perderà completamente la faccia di fronte agli italiani"

Sarebbe un ottimo scambio ! Una brutta figura davanti al Prof Tremonti, in cambio del ritiro di un provvedimento sbagliato , che si sarebbe dovuto contrastare anche se l'avesse preso Prodi ! Non ci sarebbe stato questo accanimento se il business del digitale fosse decollato, ma non è stato così per ragioni che non c'entrano con Murdoch...Mediset si è ingrassata ma si è infiacchita da quando ha potutocontare esclusvamente sul duopolio
Sky ha anticipato il modello della Pay Tv , che telcom e Digital Plus avevano avviato senza tanto successo, poi ha saltato il digtale,e Murdoch ha investito in Internet..senza mai entrare in politica !!

A proposito di Pornotax...

La c.d. “Pornotax” è stata introdotta la prima volta dalla Legge Finanziaria 2006 (Art. 1 Comma 466) ma non è mai uscito il regolamento attuativo. Trattasi di una addizionale alle imposte sul reddito di 25% in più sui ricavi provenienti dalla produzione, distribuzione, vendita e rappresentazione di materiale pornografico, e, ai sensi dell’art. 31 del DL Tremonti, anche sui ricavi derivanti dalla trasmissione di programmi televisivi del medesimo contenuto.

Per materiale pornografico si intende:

  • giornali quotidiani o periodici, con i relativi supporti integrativi,
  • opere teatrali,
  • opere letterarie,
  • opere cinematografiche
  • contenuti audiovisivi o multimediali, anche realizzati o riprodotti su supporto informatico o telematico.

La natura pornografica dei suddetti contenuti sarà determinata da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del DL Tremonti. Il DL prevede che l'addizionale sul porno si applichi a decorrere dal periodo d'imposta in corso al momento dell'entrata in vigore del decreto: la pornotax si applicherà quindi sul periodo d’imposta 2008 (su tutti i ricavi relativi al porno contratti tra gennaio e dicembre 2008). Per il periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore della legge, sarà dovuto un acconto pari al 120 per cento dell’addizionale che si sarebbe determinata applicando le disposizioni previste dalla Porno tax al periodo d’imposta precedente.

Servono sacrifici? Li facciano gli altri!

Così l'On. Alessia Mosca (PD) commenta la vicenda Sky, e aggiunge: "Per fortuna che c’è Internet dove le informazioni circolano senza filtri, dove non ci sono solo posizioni ufficiali, ma tutti possono far sentire la propria voce".
Come noi, l'On Mosca segnala due iniziative:
  1. quella promossa da sky per far sentire la propria voce inviando una email all'indirizzo segreteria.presidente@governo.it
  2. il gruppo nato su Facebook "No alle tasse sui contenuti : pay tv, porno, telefonia mobile , blog..etc" che chiede di porre fine alle tasse sui contenuti.

DICHIARAZIONE NANIA (PDL): ARRIVARE AL 20% GRADUALMENTE

NANIA: VILLARI DOVREBBE DIMETTERSI..

" Vorrei precisare che si tratta di un allineamento e di una riduzione di un privilegio fiscale di cui godevano le pay tv. In ogni caso in Parlamento si può cercare di trovare una soluzione condivisa, magari procedendo gradualmente all' allineamento dell' Iva al 20%, scaglionandola nel tempo, invece che introdurla in un solo colpo".
Così il vice Presidente del Senato, Domenico Nania, rispondendo alla domanda della giornalista di Sky Tg24, Giulia Buia, sulla così detta "norma anti Sky" che prevede il passaggio dell'Iva dal 10% al 20% per le pay tv, durante la trasmissione mattutina "Caffe con..".

Il vice Presidente Nania, ha poi risposto alla domanda sul caso Villari: " ho sempre sostenuto che il Presidente di una Commissione di Garanzia deve essere scelto dall'opposizione, ma che deve essere di garanzia anche nei confronti della maggioranza e soprattutto deve garantire il corretto funzionamento del servizio pubblico. Proprio per queste ragioni tutte le figure di garanzia, nel nostro sistema, a secondo dei casi, devono ricevere il gradimento della parte a cui non spetta indicarli." Poi, il Senatore Nania, prosegue: "penso pertanto che Villari dovrebbe dimettersi.
In ogni caso, il compito delle forze politiche è quello di ripristinare un corretto funzionamento delle regole democratiche".

Ahi ahi ahi ahi ahi ! anche il PD propone una "tassa" sulle TLC


Con un emendamento in finanziaria, anche l'ex sottosegretario Vimercati propone una tassa , un contributo per finanziare la banda larga !
" A decorrere dall'anno 2009, è istituito, presso il Ministero delle infrastrutture, il Fondo per le agevolazioni di credito agli investimenti in infrastrutturazione a banda larga per le zone a digital divide, finalizzato...contributi in conto interessi a piccole e medie imprese non pubbliche operanti nel settore delle comunicazioni elettroniche . Al Fondo affluiscono un contributo pari allo 0,5 per cento dei ricavi da traffico voce e dati (sia su rete fissa che mobile), conseguiti da tutti gli operatori titolari di autorizzazione generale operanti nel settore delle comunicazioni elettroniche, nonché eventuali risorse finanziarie stanziate a tale fine nel bilancio dello Stato. I contributi sono concessi, ...a progetti di infrastrutturazione a banda larga, in fibra ottica o wireless (in spettro licenziato o non), ad operatori che non godano di ricavi da terminazione che presentino particolari caratteristiche di innovazione e/o siano rivolti ad aree dove non sia già presente l'infrastruttura in fibra ottica a banda larga C...segue
Mi spiace non sono d'accordo con Vimercati e Adamo :
Dunque le società telecomunicazione pur avendo garantito in europa oltre il 40 % della produttività vedono margini decrescenti (poi piangiamo le OPA), investimenti decrescenti, e hanno vissuto una sana concorrenza, che ha portato a costanti abbattimenti dei prezzi per i consumatori. Al tempo stesso tutti invocano investimenti sulla banda larga e i governi stanziano fondi..(mai quanto per le banche) nessuno si occupa di questo settore se non per gravarlo di altre imposte, tasse o contribuiti. Il vero contributo sarebbe creare vantaggi di sistema per gli investimenti da parte di grandi e piccoli. Quanto al Digital Divide perchè non utilzzare su scala regionale lo spettro lasciato libero dallo switch off digitale ? Che è quanto avviene in altro paesi ? Perchè il Pd non apprfondisce il tema degli white spaces e del Dividendo digitale ?
sperando bene ....

lunedì 1 dicembre 2008

Nello specifico...Telecomunicazioni nel mirino...

Dopo petrolieri e banche la "robin tax" ha nel mirino il mondo delle Telecomunicazioni.

Due gli scenari temuti:
- Un'addizionale Ires di uno o due punti percentuali per i gestori di telefonia mobile titolari di una rete di trasmissione. Non riguarderebbe dunque i cosiddetti "operatori mobili virtuali" che offrono servizi di telefonia mobili appoggiandosi al network di un gestore infrastrutturato.
- Un prelievo sul saldo delle tariffe di terminazione. Gli operatori mobili hanno beneficiato, a partire dall'inizio della liberalizzazione, di un sistema tariffario basato su una terminazione maggiore rispetto al sistema applicato per i gestori di telefonia fissa.


Perché siamo contro questa proposta:
- Il provvedimento sarebbe iniquo e anticoncorrenziale: Il prelievo sarebbe iniquo, in quanto colpirebbe solo alcuni operatori: in pratica, soprattutto se fosse adottata la soluzione di un’addizionale Ires, potrebbero essere coinvolti solo Tim (Telecom Italia), Vodafone e Wind, perché il quarto gestore di rete, 3 Italia, non chiude il bilancio in utile. Proprio la disomogenea applicazione della norma creerebbe ostacoli alla concorrenza, danneggiando alcuni operatori e non altri.


- Non vi sono extraprofitti straordinari da colpire: se e' comprensibile intervenire con una logica redistributiva quando alcuni fenomeni (ad esempio la crescita del prezzo del petrolio) costituiscono una fonte di extra profitto per pochi e contemporaneamente una spesa aggiuntiva per tutti i consumatori, meno chiaro sembra l'intento, di estendere una simile logica agli operatori di telefonia mobile.


- Il settore e' stato uno dei pochi a contribuire al contenimento dei prezzi al consumo, in virtu' dell'elevata concorrenza tra gli operatori che ha garantito la costante discesa dei prezzi. Un intervento di tale natura, al contrario, potrebbe costringere gli operatori impattati ad aumentare i prezzi, con un effetto, l’ovvia riduzione dei consumi, esattamente opposto a quello auspicato, ovvero il sostegno alla domanda.


- Gli operatori di Telefonia mobile hanno già visto ridursi la redditività: Inoltre numerosi interventi regolatori e legislativi quali il taglio costi ricarica (-1,3 mld), la riduzione del roaming (- 800 mln), il taglio delle tariffe di terminazione mobile (-700 mln) hanno recentemente diminuito sensibilmente la redditivita' degli operatori e questo intervento, unitamente all'aumento dei tassi di interessi, rischia di impattare sulla loro capacita' di investimento, con ripercussioni evidenti sulla infrastrutturazione del sistema paese.


Insomma, la norma sarebbe andata a colpire uno dei pochi settori in Italia in cui c’è concorrenza e sviluppo e che può contribuire alla crescita delle telecomunicazioni del Paese.

Nello specifico...Raddoppiamento dell'Iva per abbonamenti pay-tv

Il Governo Italiano ha adottato una misura prevede il raddoppio dell'IVA sugli abbonamenti alla pay-tv dal 10 al 20%. Perché siamo contro?
La tassa colpisce le famiglie in un momento di crisi: In un fase di crisi economica i Governi lavorano per trovare una soluzione che aumenti la capacita' di spesa dei cittadini e sostenga la crescita delle imprese con l'obiettivo di generare sviluppo e nuovi posti di lavoro. Ad esempio, questa settimana, il Primo Ministro inglese Gordon Brown ha annunciato una riduzione dell'IVA dal 17,5% al 15%. Ieri il Governo Italiano ha annunciato invece una misura che va nella direzione opposta.

La tassa colpisce chi produce i contenuti: Sky è oggi una piattaforma televisiva indipendente che offre contenuti di intrattenimento ed informativi di qualità. Il Governo Berlusconi conferma la sua tendenza a porre freni e limitazioni alle piattaforme tecnologiche in cui i cittadini acquistano o scambiano liberamente contenuti: dalla pay tv ad internet. L’Iva agevolata non era un privilegio ma un incentivo allo sviluppo di libere piattaforme di comunicazione, via satellite e via cavo. L’aumento dell’IVA sui canoni di abbonamento è un aumento delle tasse sulle libere piattaforme di comunicazione e sui contenuti che vi circolano (informazione, cultura, sport, ecc.).

La tassa colpisce un’industria in crescita: Da un punto di vista industriale questo aumento delle imposte si applica solo ai clienti della pay-tv, un settore che proprio in questo periodo di crisi stava dimostrando fiducia e potenzialita' di crescita:

- Dal 2003 Sky ha costantemente investito in Italia trainando la crescita dell'intero settore televisivo, grazie a questi investimenti e senza sussidi da parte del Governo, l'IVA dovuta grazie ai clienti della pay tv in Italia e' cresciuta dai 170 milioni di euro nel 2003 quando operavano Stream e Tele+ ai 370 milioni di euro grazie agli abbonati di SKY nel 2008.
- Inoltre SKY oggi da' lavoro direttamente ad oltre 5000 persone e ad altre 4000 nell'indotto, piu' del triplo del totale dei dipendenti sommati di Stream e Tele+ nel 2003.
- Con la decisione annunciata ieri le tasse generate grazie agli abbonati di SKY cresceranno a 580 milioni di Euro, una crescita evidentemente in contrasto con l'affermazione del Governo che questo pacchetto 'sostiene lo sviluppo delle imprese'. questo provvedimento e' un aumento delle tasse per le oltre 4.6 milioni di famiglie italiane che hanno liberamente scelto i programmi di SKY''.

Bello Francesca e Grazie qui siamo in 149




Il blog è una buona iniziativa qui ti ho postato una foto dei primi 149 aderenti alla pagina facebook
io scriverei rispettosamente anche ai parlamentari per rappresentare le nsotre idee
Massimo
La decisione del governo Berlusconi di raddoppiare l'Iva dal 10 al 20% sugli abbonamenti alla pay-tv giunge nelle case degli italiani più come una punizione piuttosto che una misura del "pacchetto" anticrisi...e per fortuna che a Natale dovremmo essere tutti più buoni!! Ironia a parte, la notizia è alquanto allarmante. Oltre 4 milioni di famiglie saranno costrette a ri-farsi i conti in tasca proprio sotto le festività, con un'economia già in crisi da mesi. Non solo, questa è una tassa che colpisce i contenuti, la comunicazione, l'informazione, frenando la corsa alle nuove tecnonologie. Ci avevano già provato con la Legge Levi, meglio conosciuta come ammazzablog; e ora ci si aggiungono le tasse sul mobile e la Legge Santanchè sulla pornografia. Che dire...Aiutateci a non mettere sotto l'albero di Natale anche questo pacchetto! E cosa si colpisce? L'unico mercato che produce, crea informazione e da lavoro, soprattutto ai giovani!
Guardate questo video e partecipate alla nostra battaglia!